Una ricca sezione sul famoso marinaio dall'occhio sporgente creato da Segar.
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"I yam what I yam an' tha's all I yam!"
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Diciamo subito che Segar è considerato in maniera unanime dai critici del fumetto un autore importantissimo (qualcuno ha definito Popeye: "Rabelais alla potenza Kafka"), ma per sottolineare il fatto di quanto il fumetto sia considerato cosa poca seria, poche cose (anzi pochissime) conosciamo di Segar di cui ignoriamo persino il nome esatto. Più tardi, molto più tardi, quando i suoi pupazzi, i giochi, gli oggetti, i film e solo in parte i fumetti cominciarono a rendergli $2000 a settimana, acquista una tenuta e coltiva rapanelli. I rapanelli e il bigliardo allietarono i suoi ultimi giorni.
Ma veniamo a Popeye, il marinaio dall'occhio sporgente caratterizzato dall'anarchia verbale e dalla storpiatura di vocaboli con abusi lessicali e fonetici. E' noto che nel mondo dei umetti un personaggio non arriva quasi mai per caso ma la sua nascita è meditata e obbedisce a regole ben precise. Chi ha amato Charlie Chaplin non può non apprezzare Segar che più di ogni altro dal "maestro" ha attinto, grazie al lavoro di addetto alla macchina di proiezione, l'humour, il ritmo della narrazione ed i personaggi dall'animo semplice e genuino: un po' bambini un po' animali della strada. Gli enormi mostri ridanciani, le creature incredibili, i luoghi incantati, i prodigi, la poesia e le assurdità che affollano le storie di Segar non hanno uguali nella storia del fumetto. |
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