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Le caratterizzazioni femminili nelle storie di Segar

Prendo spunto dall’ottima riflessione di Andrey Malone nel post June Vanripple.

Ho personalmente individuato tre tipologie principali di donne all’interno delle tavole di Popeye.

Una prima tipologia è la donna che somiglia nel tratto ad Olive Oyl. Allampanate come quest’ultima, ma anche grasse che siano queste donne non hanno seno, o ne hanno pochissimo, e sono caratterizzate da una grafica tondeggiante.
Volto e naso, ma anche le pettinature, sono molto simili a quelle di Olive.

Una seconda tipologia è quella che prende come punto di riferimento la Strega di mare. Sono figure inquietanti dai vestiti neri e laceri, magrissime, anche queste senza seno, con il volto smunto, il mento aguzzo e gli occhi, due neri bottoni, profondamente tristi e sofferenti.

Un incrocio tra queste due tipologie è la figura dell’orfanella, con lo sguardo triste e sofferente ed il corpo longilineo e piatto.

La terza tipologia è quella della donna bella o molto bella. In questo caso il primo elemento grafico che si nota sono le gambe, non più oblunghi cilindri ma esageratamente formose. Sono le donne degli anni ’30 che abbiamo impresso nel nostro immaginario. Attrici e dive del cinema muto come quelle che si muovono nei vecchi film muti di Chaplin.
Il disegno di queste donne (come nota anche Andrey che le paragona alle donne di Chester Gould autore di Dick Tracy) spesso si discosta graficamente dal contesto della strip.
Come detto l’elemento grafico che caratterizza della bellezza della donna appartenente a questa terza tipologia, sono le gambe estremamente realistiche e seducenti esaltate da calzature con il tacco alto indossate da proporzionati piedini. Niente a che vedere con gli stivaletti mezzo polpaccio e i piedi lunghissimi della prima tipologia…

Nell’illustrazione in basso Olive diventa bellissima e sexy soltanto perché ha inserito le sue esili gambe all’interno di due protesi realizzate da un artista con una speciale materiale plastico.