AHOY!
Io sono quello che sono...
Probabilmente sarà capitato anche ad altri amanti del “guercio”.
Qualcuno ti domanda: “Qual è il tuo fumetto preferito?”. A questo punto se rispondi Popeye (meglio ancora Braccio di Ferro…) concentrati sulla faccia del tuo interlocutore. Ti guarda perplesso con gli occhi sbarrati pensando un po’ che lo prendi in giro e un po’ confuso per la tua scelta infantile. Ma come? A questo qui piacciono i fumetti per bambini?
“Ah sì, quello che mangia spinaci e poi abbatte Bruto…” “Mi ricordo che guardavo i cartoni animati da bambino… bello!”
Vai a spiegare loro che Popeye non è quello dei cartoni animati.
Spiega loro che “a volte” consiglia di mangiare spinaci e bere buon latte, ma che le storie di Popeye non si basano sul portentoso vegetale. La sua forza non ha bisogno di droghe: è genuina e spontanea.
“Allora di che parlano le storie di Popeye?”
Risposta complicata… Come si fa a rispondere? Popeye è un filosofo. Un marinaio. Un Re e un giocatore di dadi. Un detective e un reporter. E’ un padre. Un uomo innamorato delle donne. Un altruista. Un generoso. Se ritiene di avere ragione usa i suoi pugni per fare trionfare la giustizia. È un superuomo. Non è morto neanche con una serie impressionanti di pallottole in corpo. E neanche quando ha bevuto ad una fonte avvelenata. E neanche quando è stato contagiato dal temutissimo Bonkus del Konkus…
Che mi venga!